
L'ARCO
ESISTONO 3 PRINCIPALI FAMIGLIE DI ARCHI :
TAKE-DOWN : arco smontabile in tre pezzi
COMPOUND : arco dotato di carrucole all’estremità dei flettenti
IL MONOLITICO : arco ad unico pezzo di modello tradizionale
Per iniziare a tirare e comunque consigliabile l’utilizzare un arco di basso libbraggio.
In linea di massima non si devono superare le 18 libbre per ragazzi, fino 10-12 anni e 20-25 libbre se si hanno più di 16 anni.
Per quanto riguarda le dimensioni, dell’attrezzo essi siano adeguate all’allungo dell’arciere (vedi allungo )
Ogni arco è costituito da un RISER e da due FLETTENTI.
Ogni attrezzo riporta su di se i dati tecnici che lo caratterizzano, generalmente sulla parte interna dei flettente inferiore. Esistono archi destri e mancini, a secondo dell’OCCHIO DOMINANTE .
Gli archi destri s’impugnano con la mano sinistra, mentre la mano destra tende la corda. Al contrario quelli mancini.
È bene chiarire che la mano dell’arco è quella che impugna l’attrezzo e la mano della corda é quella che è a contatto con la corda. Secondo le relative posizioni si dirà gomito dell’arco, spalla dell’arco e cosi via.


L’arco Storico
l’origine dell’arceria
L’arco storico è cosi chiamato perché costruito usando il disegno di archi antichi e realizzato con tecniche e materiali simili a quelli impiegati nell’epoca storica di riferimento.
Si tratta principalmente di archi monolitici e privi di finestre e rest.
In genere si tratta di archi molto semplici, abbelliti da fregi e decori e usati con frecce di tipo tradizionale.

L’arco olimpico
Dalla storia ai nosti giorni
L’arco olimpico è cosi chiamato perché è l’unica tipologia di arco per il momento ammessa alle Olimpiadi.
Gli archi ammessi nella divisione OL sono solitamente composti di tre parti, unite insieme da una corda: un corpo centrale e due flettenti fissati al riser per mezzo di slitte o viti.
Vi si aggiunge poi un mirino, un rest, un clicker, un bottone di pressione , e un sistema di stabilizzazione supplementare, composto da un’ asta centrale e due barre più corte poste lateralmente verso l’interno, per limitare le oscillazioni dell’arco

L’arco longbow
L’arco che ha rivoluzionato l’arte bellica
Il longbow è l’arco lungo europeo a curvatura unica come l’arco di Robin Hood e delle guerre medievali. .
Usato da soldati e cacciatori fino all’avvento delle armi da fuoco, è composto da un unico corpo quasi tutto in legno.
Nei modelli tradizionali si possono utilizzare per la sua fabbricazione, come il tasso, il frassino o l’olmo.
In linea di massima, quando è scarico il long bow appare diritto.
In FIARC si usa solo con frecce in legno e penne naturali, e si tira con entrambi gli occhi aperti.

L’arco ricurvo
Semplicità e divertimento
E’ un arco veloce, efficace ed esteticamente elegante.
E’ L’ARCO normalmente usato nelle scuole di tiro e infatti è il più indicato per imparare i fondamenti della tecnica.
Il più diffuso è il (take-down) detto anche smontabile.
Poi c’è anche il (monolitico) arco intero in un pezzo solo.
Durante il tiro, nei flettenti, si sviluppano delle forze di trazioni sul dorso e di compressione sul fronte.
La trazione tra una e l’altra permette all’arco di accumulare l’energia necessaria a spingere la freccia.
Il pregio del take-down sta nella possibilità di sostituire i flettenti acquistando altri flettenti con più libbraggio.
E consigliabile che il riser, ossia la parte centrale, non superano 25 di lunghezza.
Inoltre e bene sapere che più la distanza BRACE arco-corda e ridotta più l’arco sarà veloce ma più difficile da controllare.

L’arco compound
L’arceria dell’era moderna
E’ l’arco tecnologico per eccellenza.
Utilizza un sistema di carrucole eccentriche e di cavi che consentano di ridurre lo sforzo di trazione fino al 75% E’ in grado di scagliare la freccia a velocità più elevate rispetto agli archi tradizionali.
Il carico e l’allungo di questo arco sono adattabili alla esigenza dell’arciere.
All’inizio della trazione, l’arciere che utilizza il compound avverte un aumento molto forte del carico, fino a giungere a un punto di carico massimo che può durare più o meno fino al suo allungo in base hai modelli.
Questo fase è detto Picco. Una volta superato, lo sforzo diminuisce progressivamente fino a raggiungimento il minimo di trazione, dal 50% al 65% fino 75% inferiore al carico di picco, questo punto chiamato VALLE e la percentuale di riduzione del carico di picco si chiama – let-off.
Se per esempio abbiamo un compound con delle cam predisposte per un let-off del 75% e ha un carico di picco di 50 libre, in valle il carico sarà solamente di 12,5. Libre = (5,669 Kg).
Nel compound il carico di picco è regolabile per mezzo delle viti che assicurano i flettenti al riser.

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